Sempre più l’approccio arte terapeutico, inteso come l’insieme di specifiche tecniche che utilizzano il ricorso all’espressione artistica per promuovere il miglioramento della qualità di vita delle persone, una maggiore conoscenza di sé, delle proprie potenzialità e risorse individuali, sta gradualmente diffondendosi come metodologia complementare agli approcci farmaceutici convenzionali attraverso cui è possibile, in primis, favorire il benessere individuale della persona e, al contempo, acquisire una maggiore conoscenza e consapevolezza circa la sua personalità, le sue naturali inclinazioni, le sue capacità e fragilità, incrementando quella possibilità di condurla ad un processo di trasformazione e di crescita interiore.
L’arteterapia, svolge dunque una funzione di supporto e al contempo di evoluzione dell’individuo eppure, sono ancora pochi coloro che conoscono in maniera esauriente tale metodologia dimostrando, non soltanto in ambito sanitario, quanto sia ancora necessario il lavoro di divulgazione di tale strumento, altresì utilizzato a scopo liberatorio e catartico da individui di qualsiasi età e condizione psico-fisica.
Dal punto di vista metodologico, l’arteterapia attinge da molteplici approcci teorici quali: psicodinamico, psicoanalitico, cognitivista, gestaltico che, in ambito terapeutico, mirano ad elaborare e riconciliare i conflitti emotivi, facilitando l’autoconsapevolezza, l’accettazione di sé e lo sviluppo di abilità creative, relazionali e comunicative.
L’arteterapia in quanto modalità d’intervento che considera il lato psicologico del soggetto, permette a ciò che è inesprimibile di emergere e concretizzarsi, favorendo un dialogo interpersonale tra il terapeuta, il paziente, le immagini e il gruppo all’interno di uno spazio protetto e privo di giudizio entro il quale, si costruisce un linguaggio comune per tutti i partecipanti in cui ciascuno si sente “parte attiva”, portando il proprio contributo e la propria autenticità.
Tuttavia, essa non va considerata semplicemente come una modalità piacevole e costruttiva per passare il tempo, ma come un “mezzo” per trasformare quest’ultimo in un tempo “agito” dove l’utente ha un ruolo attivo, definito e percepisce la possibilità di: risvegliare il desiderio di essere creativi, ritrovare fiducia in se stessi, aumentare la consapevolezza di sé e accrescere l’autostima.
L’arteterapia, data la sua vasta e variegata natura, può essere perciò considerata come una tecnica multidisciplinare dai molteplici strumenti applicativi che vanno dalla terapia, alla riabilitazione, al miglioramento della qualità della vita e come un veicolo privilegiato per la trasmissione di messaggi riguardanti la sfera dell’emotività e dell’immaginario della persona, consentendo a chiunque di: identificare ed elaborare blocchi emozionali, contattare e migliorare la conoscenza e il rapporto con il proprio corpo, sperimentare un’esperienza liberatoria e catartica che si carica di significati e che contribuisce alla creazione di un nuovo linguaggio, sia di tipo informativo che emozionale, dove l’inconscio ha la possibilità di liberarsi ed esprimersi con maggiore facilità.
Ciò che ognuno di noi prova e sperimenta nella vita di tutti i giorni, influenza inevitabilmente la produzione artistica; la qualità e l’intensità delle sue linee, delle sue forme, dei suoi colori, dei suoi gesti, e perfino il modo in cui utilizziamo il tempo e lo spazio a nostra disposizione, motivo per il quale l’espressione artistica funge da riflesso, “rappresentazione simbolica” della nostra interiorità e delle modalità che, solitamente, usiamo nel rapportarci alla realtà, sia esterna che interna.
E’ proprio questa peculiarità di utilizzare “il linguaggio dei simboli” che rende l’arteterapia un canale preferenziale rispetto alle altre forme di terapia. L’espressione artistica, funge quindi da “oggetto mediatore” nella relazione tra il paziente e il terapeuta, proponendosi di rispettare e contenere i meccanismi di difesa, sondando i limiti delle
proprie fragilità e favorendo la libera espressione del mondo interno, nonché una maggiore consapevolezza delle proprie risorse e dei propri talenti.
L’oggetto artistico, diviene perciò l’espressione del variegato universo interiore del soggetto che crea, inesprimibile attraverso la sola comunicazione verbale, perché non traducibile attraverso le parole, “il medium” attraverso cui concretizzare ed esternalizzare ciò che di nascosto e autentico la persona ha dentro, offrendole la possibilità di ri-conoscere, fare emergere e prendere contatto con il mondo dell’inconscio.
Qualsiasi immagine rappresentata, viene pertanto considerata come un oggetto tangibile e al contempo fluttuante tra il reale e l’immaginario che può interessare una realtà riprodotta, un vissuto significativo oppure un desiderio o una fantasia (rêverie). I segni, le forme e i colori, assumono così un valore comunicativo e una propria vita divenendo: “simboli comunicabili” della propria interiorità.
L’immagine creata in arteterapia, incarna pensieri ed emozioni. E’ una peculiarità dell’arte e delle arti, quella di costruire ponti che uniscono realtà interiore ed esteriore: l’immagine ha una funzione connettiva che rappresenta un prezioso strumento di comunicazione simbolica che rimanda a quelle parti di sé profonde e che possono essere analizzabili sia per chi lo realizza che per chi lo osserva, permettendo di poter riflettere ed eventualmente comprendere gli aspetti più intimi e profondi della propria personalità.
E’ stato inoltre dimostrato che il “fare arte”, conduca ciascun individuo ad una totale presenza verso ciò che, in quel determinato momento, sta creando e vivendo, ad un elevato grado di coinvolgimento nella sua totalità mente-corpo e ad una serie di sollecitazioni sia a livello fisico, intellettuale che emozionale in grado di portare a significativi cambiamenti e benefici sul piano psicologico ed organico che rendono l’impegnarsi in tale pratica di per sé terapeutica.
Ed è nell’atto del fare che la persona, impara a guardarsi e a ri-conoscersi non soltanto dall’interno ma anche dall’esterno, ritrovando l’interezza della sua personalità.
L’espressione artistica, consente di andare oltre quello stato di coscienza del proprio sé, facendo affiorare dall’inconscio tutto ciò che vi è di più indicibile e di più vero nell’individuo e di dischiudere con nuovi occhi e con un nuovo sentire, mondi sconosciuti, inesplorati ma autentici dove le parole non arrivano.
Elisa Guasticchi
BIBLIOGRAFIA:
Case C. & Dalley T., (2003), Manuale di Arteterapia, Edizioni Cosmopolis, Torino.
Denner A., Malavasi L. (2002), Arteterapia: Metodologia e Ricerca. Atelier terapeutici di
espressione plastica, Edizioni Del Cerro, Pisa.
SITOGRAFIA:
http://service.istud.it/up_media/pw_scienziati/arteterapia.pdf